Hazrat Inayat: The Art of Personality pt III (Italian version)

Hazrat Inayat: L’Arte della Personalità, pt. III

Continuiamo con gli insegnamenti di Hazrat Inayat Khan sull’arte della personalità, prima iniziati qui e continuati qui. In questo breve passaggio egli gioca sulla parola inglese ‘gentleman’, gentiluomo, distinguendo tra chi è ‘gentile’ e chi solo ‘uomo’.La parola ‘gentleman’ una volta era usata come una distinzione di classe, ma venne anche a significare qualcuno di natura rifinita e colta.

Considerazione e Autocontrollo

Ogni impulso ha la sua influenza sulla parola e sull’azione. Quindi naturalmente ogni impulso esercita il suo pieno potere attraverso parole e atti se non viene controllato. Ci sono due tipi di persone: coloro che hanno imparato a controllare le loro parole e azioni quando queste esercitano il loro pieno potere ed esprimono sé stessi bruscamente; l’altro tipo di persone sono coloro che meccanicamente permettono questo impulso naturale di mostrarsi nelle loro parole e atti senza dargli alcuna riflessione. Il primo, quindi, è gentile, e l’ultimo è uomo. La gentilezza è la cosa principale nell’arte della personalità; uno  vede  la gentilezza che lavora come cosa principale in ogni arte. Nella pittura, nel disegno, nella linea, nel colore è la gentilezza che attrae di più l’anima. Lo stesso lo vediamo nella musica. Un musicista può essere qualificato abbastanza per suonare rapidamente e può conoscere tutta la tecnica, ma ciò che produce bellezza è il suo tocco gentile.

E’ per larga parte la gentilezza  alla base del miglioramento. Ma da dove arriva?Viene dalla considerazione, ed è esercitata dall’autocontrollo. C’è un detto in indostani:”Più debole è la persona, più è pronta ad arrabbiarsi”.Il motivo è che essa non ha controllo sui suoi nervi; è spesso la mancanza di controllo su sé stessi la causa della mancanza di gentilezza.

Nessun dubbio che uno impara la gentilezza dalla considerazione. Uno deve imparare a pensare prima di dire o fare. Inoltre non deve dimenticare l’idea di bellezza. Uno deve sapere  che non  è semplicemente il dire o il fare, ma che è necessario dire o fare qualsiasi cosa in modo bello. E’ lo sviluppo delle nazioni e delle razze che è espresso nella gentilezza. Anche, è l’avanzamento dell’evoluzione dell’anima che esprime sé stesso nella gentilezza. Nazioni e razze, così come gli individui, mostreranno arretratezza nella loro evoluzione se  mostrano mancanza di gentilezza.

In questo tempo la condizione del mondo è tale che sembra che l’arte della personalità  è stata  parecchio dimenticata. L’uomo, intossicato da una vita di cupidigia* e da spirito competitivo, è trattenuto dal mercantilismo quotidiano, è tenuto occupato dall’acquisizione di bisogni della sua vita di tutti i  giorni, e la bellezza , che è il bisogno dell’anima, è persa di vista. L’interesse dell’uomo in tutti gli aspetti della vita, scienza, arte, filosofia, rimane incompleta in assenza dell’arte della personalità. Come giustamente nella lingua  inglese è stata fatta differenza tra uomo e gentiluomo!

*bramosia per il benessere

Traduzione di Jennifer Medlock

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