Hazrat Inayat Khan: Il potere del respiro pt. IV
Il post qui sotto è l’ultimo in questa particolare serie di insegnamenti di Hazrat Inayat Khan sul potere del respiro. Nelle parti precedenti egli ha rivelato il lavoro del respiro nella natura e nel nostro corpo e mente. Qui egli conclude con un inebriante invito a crescere per mezzo del respiro ed unirsi al mistico nell’eternità. Il post precedente della serie si può trovare qui.
Dal tempo in cui l’uomo per la prima volta percepì che c’era un segreto nel respiro, egli ha voluto usare la sua comprensione del segreto per essere in grado di compiere meraviglie e raggiungere gli spiriti, per padroneggiare gli elementi, leggere i pensieri, trasmettere i pensieri e per rappresentare qualsiasi fenomeno psichico od occulto. Ma cercare di fare queste cose è dare perle per comprare sassolini. Che spreco spendere la vita nell’acquisire questi poteri quando il respiro è la corda che ci porta da questo livello mortale all’immortalità, che ci salva dalle fatiche e preoccupazioni di questa vita transitoria, e ci conduce alla felicità e alla gioia ed alla pace per le quali ogni anima brama. Se il respiro può raggiungere queste perle, non potrà anche raggiungere le piccole cose, i sassolini, le necessità del mondo? Sì, lo farà. Dopo tutto, aver raggiunto alcune meraviglie è niente.
Un uomo forse si adopera tutto il giorno per guadagnare il suo pane affinché egli possa vivere in maniera confortevole; un altro si preoccupa sempre riguardo come mantenere se stesso ed i figli. Un altro sta pensando, “Cosa posso fare per salvare il mio simile dal suo problema?” Se compariamo queste persone, per vedere chi è il più grande, vediamo che è il più grande chi ha l’ideale più grande.
Quando consideriamo i grandi eroi del passato e del presente, coloro che ammiriamo, e ai quali guardiamo con speranza per una guida giusta, troveremo che ciò che li ha resi grandi è stata la grandezza del loro ideale. Più basso l’ideale, minori gli sforzi; più alto l’ideale, più grande la vita. Se usiamo tutta la nostra intelligenza e forza e saggezza per compiere una cosa da poco, è solo uno spreco di vita. Considerare quali grandi cose uno può compiere, cercare di fare quelle cose che saranno più utili e di valore per gli altri, quella è la vita ideale. L’uomo che ha guadagnato soldi solo per stare confortevole, cosa ha raggiunto con la sua vita? Se ha solo gratificato il suo desiderio di girare in moto, di metter su una bella casa, di avere persone che lo servono, egli non può essere felice, perché non ha raggiunto niente con la sua vita. Potrebbe possedere molte case, potrebbe possedere tanto denaro in banca, potrebbe farsi un grande nome, ma ammonterà a nulla in confronto all’uomo il cui potere è più grande di tutto il benessere, posizione, o fama. Tale uomo sarà molto più felice con le piccole cose del mondo; egli ha guadagnato quella pace alla quale i piaceri e le gioie transitorie di questa terra non offrono confronto.
La vita di uno è come le labbra che toccano una coppa di vino delizioso; la vita dell’altro è come bere l’intera coppa piena di vino paradisiaco. Che differenza tra semplicemente toccare il vino con le labbra, e berlo! I piaceri della vita sono come toccare il vino. L’esperienza di questi piaceri è solo come un sogno, una gioia che passa; viene e va di nuovo. Uno brama la gioia di quel piccolo piacere per rimanere, ma come può rimanere? Perfino se uno provasse per migliaia di anni potrebbe non trattenere la felicità che è esteriore. L’unica strada per ottenere la beatitudine eterna è fare come fanno i mistici, e crescere con l’aiuto del respiro da un livello all’altro, trovando la gioia più grande e la felicità più grande.
Rassomiglia al prendere una droga o una medicina. Una persona potrebbe sedere in meditazione, e sognare e immaginare che è molto felice. Una persona materialista potrebbe facilmente dire che una persona meditativa ipnotizza se stessa nel pensare che è piena di gioia, ma non è ipnotismo quando una piccola parola di adulazione fa piacere a qualcuno, quando un po’ di argento e oro produce un tale cambiamento di espressione nel viso di una persona? Il materialista, non comprendendo ciò, riderà al mistico e lo chiamerà sognatore, ma se il mistico è un sognatore, cosa è l’uomo di mondo? Non è anche lui un sognatore? Cosa produce la gioia in queste cose che non sono di alcuna importanza? Se è bene essere ipnotizzati dall’argento e dall’oro, non è meglio quando il mistico è ipnotizzato dal suo ideale divino di perfezione? L’argento e l’oro saranno certamente tirati via; almeno l’ideale di Dio del mistico durerà.
Quando consideriamo come questa vita ed il nostro ambiente possono ostacolarci e limitarci, comprendiamo perché con tutte le nostre speranze ancora ricerchiamo la solitudine, proviamo a stare con noi stessi, e chiudiamo i nostri occhi a tutte le cose che passano. La vita e l’azione che sono dirette per fare esperienza dei piaceri della vita, le risorse transitorie di gioia e piacere, tutto svanisce via prima di ciò che ricerchiamo in solitudine, dove noi ci sforziamo di raggiungere le cose interiori e durature. Anche se il nostro letto è confortevole, se la nostra casa contiene tutti i comfort che il cuore può desiderare, la mente continua ad andare attraverso tutti i tipi di tormenti, e il sonno non arriverà. Potremmo riposare un po’, e stare seduti fermi per ottenere la pace; ma il problema vero non va mai via. E’ per affogare questo problema che le persone prendono droghe ed intossicanti, e perdono loro stesse nella ricerca di cose banali, comunque indesiderabili. Ognuno si sforza di ottenere qualche rimedio che gli permetterà di realizzare la gioia ed il piacere e la pace che la sua vita interiore ricerca inconsciamente; ma non può ottenerla. Se egli prova ad ottenerla per mezzo di droghe o intossicanti, diventa solamente un loro schiavo. Se, fallendo questi, egli cerca di accrescere il suo desiderio per mezzo di altri vizi, non troverà mai la soddisfazione che ricerca.
Vai dal mistico, quindi, e siedi con lui quando sei stanco di tutti questi altri rimedi che hai usato invano; vieni e prendi un bicchiere di vino con lui. Il vino mistico è l’assimilazione interiore, che rimuove tutte le preoccupazioni e le ansietà e i problemi e le attenzioni del piano fisico e mentale. Tutti questi ora sono eliminati per sempre. E’ il mistico che è a riposo; è lui che fa esperienza di quella felicità che gli altri non fanno; è lui che insegna la via per raggiungere la pace e la felicità che sono il patrimonio originale dell’anima dell’uomo.
Continua….
Tradotto da Jennifer Medlock